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Per i ragazzi di terza media è tempo di iscrizioni alla scuola superiore
La testimonianza di due genitori che hanno iscritto i propri figli al Sacro Cuore
Ormai dobbiamo deciderci: è giunto il momento dell' iscrizione della bimba alle superiori. Bimba! Era una bambina e sta per andare al liceo. Ci è successo di nuovo, e siamo al quarto figlio: è diventata grande senza che ce ne accorgessimo! Cosa scegliere? Non ci è difficile, pensandoci. La prima ha 27 anni, è già laureata da quasi quattro anni in odontoiatria e fa undottorato in Svezia, un importante PHD in implantologia. Il secondo, a 24 anni è laureato in medicina e si è anche già sposato. La terza sta per laurearsi nella triennale di economia. Ora tocca alla quarta, la piccola di casa: non potrà rimanere piccola per sempre!
Con mio marito ci voltiamo indietro a guardare la nostra vita: come abbiamo fatto a crescere questi quattro figli? Eppure è stato un periodo bello denso di fatti, di emozioni ed esperienze forti e dolci allo stesso tempo. Siamo dei genitori indubbiamente molto fortunati perché i nostri figli non ci hanno dato grossi problemi, sono ragazzi tranquilli e abbastanza equilibrati. Certo, questo col senno di poi! Ma quando abbiamo dovuto scegliere la scuola superioreper la primogenita non eravamo affatto tranquilli. La grande e il secondogenito avevano frequentato le medie al Sacro Cuore, quindi in un ambiente protetto e formativo. Sarebbe andata così anche in seguito? Ci è venuta in aiuto la figlia grande: "Io vorrei rimanere qui al liceo perché per me questa non è solo la mia scuola, è la mia seconda casa!"
Non ci avevamo pensato; eppure l'esperienza di tre anni di scuola media avrebbe dovuto farci capire che il Sacro non è solo una scuola, ma anche un posto dove, se hai dei dubbi ti ascoltano; se hai dei problemi, ti danno una mano; se qualche volta non riesci ad avere il controllo completo della situazione, sai che i ragazzi sono in buone mani, e puoi persino rilassarti di tanto in tanto. Così cominciò la nostra avventura al Liceo scientifico Sacro Cuore con la figlia maggiore. Poi si iscrisse il secondo. E cosa fai? Non dai la stessa opportunità anche alla terza? Tre figli si sono già avvicendati per i corridoi dell'istituto. Al mattino andavano a scuola contenti, al pomeriggio tornavano a casa contenti! Cosa ci si può aspettare anzitutto da una scuola, se non questo? Dei figli sereni e felici, che si sentono capiti e sostenuti da insegnanti, che presentano la scuola come un opportunità di crescita?
Questo è stato finora per noi il Sacro Cuore: una seconda famiglia. Perché anche noi genitori ci sentiamo di casa. Qui si respira un clima di collaborazione e di serenità. Certo, sono arrivati anche i risultati, e molto soddisfacenti. Ed è stato richiesto anche impegno, costante e di qualità.
A volte sento in giro delle malignità: "Paghi, vuoi che ti boccino?"; "è una scuola di riserva: ci vanno quelli che non riescono nelle altre scuole!". Posso assicurare che nella nostra scuola si deve studiare, e anche con molto impegno; ma a differenza di altre scuole, non devi sgomitare, non devi umiliare o essere umiliato, non devi litigare: collabori,maturi, cresci. Questo ci conferma nella decisione per la più piccola. Anche a lei offriamo il Sacro Cuore: questa sarà la scuola anche di Sofia. Se facessimo i conti dal punto di vista economico, ne verrebbe fuori una bella spesa: otto anni di Sacro Cuore per quattro figli. Ma abbiamo fatto un passo alla volta, e ne è valsa letteralmente la spesa. Alla fine ne abbiamo ricavato quattro magnifici figli che hanno vissuto con impegno e serenità uno dei periodi più delicati della loro vita.
Carla Ferrari e Giampaolo Galli